Giro del Delfinato 2018, Presentazione Percorso e Favoriti Terza Tappa: Pont-de-Vaux – Louhans-Châteaurenaud (cronosquadre)

Primo snodo cruciale per il Giro del Delfinato 2018. Dopo un prologo e due frazioni che hanno strizzato l’occhio alle ruote veloci, la cronometro a squadre Pont-de-Vaux – Louhans-Châteaurenaud può delineare in maniera interessante la classifica generale in vista delle frazioni con arrivo in montagna. Il tracciato, lungo 35 chilometri, della seconda prova contro il tempo, dopo il prologo di Valence, della breve corsa a tappe transalpina, non presenta difficoltà altimetriche di rilievo e permetterà di sviluppare velocità elevate a tutto vantaggio delle formazioni che dispongono di passisti in grado di tirare la fila per più tempo. Si tratterà di una sorta di antipasto, per percorso e distanza, della cronosquadre di Cholet in programma nella terza tappa del prossimo Tour de France.

Si parte dai 174 metri sul livello del mare di Pont-de-Vaux e si tocca una punta massima di 204 metri al chilometro 14, in concomitanza con il passaggio da Romenay, dove è posto il primo intermedio del percorso. Dopo il primo tratto in lievissimo falsopiano a salire si prosegue con un lungo segmento pianeggiante che conduce a Montpont-en-Bresse dove, al chilometro 24,5, si incontrerà il secondo rilievo cronometrico e si potrà capire in maniera certa chi potrà ambire al successo parziale. Da lì allo striscione d’arrivo mancheranno ancora 10 chilometri e 500 metri, tutti in pianura e con un solo “dente”, in concomitanza del quale chi ha ancora energie da spendere potrà fare un minimo di differenza a patto di non influire sulle prestazioni dei compagni di squadra, posto a poco più di quattro chilometri dal traguardo. Ultimi 1000 metri completamente piatti. Il cronometro verrà fermato in concomitanza con l’arrivo del quinto atleta di ogni formazione.

ORARIO DI PARTENZA: 14:50

ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:32

DIRETTA TV: 15:15 RaiSport + / Eurosport 2

HASHTAG UFFICIALE: #Dauphine

Favoriti Terza Tappa Giro del Delfinato 2018

Nelle prove generali di ciò che l’attenderà al Tour de France, il Team Sky (pur orfano per l’occasione del dominatore recente della Grande Boucle, Chris Froome) parte con i favori del pronostico. Al netto delle cadute che hanno coinvolti nei giorni scorsi Geraint Thomas e Michal Kwiatkowski, con quest’ultimo che ha rassicurato tutti dopo aver tagliato il traguardo di Belleville, la formazione britannica presenta come biglietto da visita quanto fatto nel prologo di Valence, col primo posto del polacco al quale hanno fatto seguito il terzo di Gianni Moscon e i piazzamenti nella top 15 di Jonathan Castroviejo e Dylan Van Baarle. Contrastarli sarà difficile ma non impossibile, se è vero che diverse tra le concorrenti hanno dimostrato di avere all’interno del proprio roster corridori particolarmente in forma.

È il caso, ad esempio, della Mitchelton-Scott. Gli australiani, freschi dominatori nella specialità alle Hammer Series, si sono appena assicurati la maglia di leader della classifica generale con Daryl Impey e possono muoversi su più tavoli. Se il sudafricano ha dimostrato di avere un ottimo colpo di pedale attraverso il primo e il terzo posto parziale nelle due frazioni in linea, nell’esercizio del tic-tac si è già disimpegnato egregiamente Alexander Edmondson (11° a Valence), mentre Adam Yates punta sulle qualità dei compagni per restare in corsa in chiave vittoria finale.

Chi ha ancora più chance di insidiare la Sky è la Quick Step-Floors. Il quartetto composto da Bob Jungels, Julian Alaphilippe, Niki Terpstra e Laurens De Plus assicura ritmo sostenuto e affiatamento e non ha nulla da invidiare a quello delle rivali di cui sopra, come dimostrato da un prologo che ha visto l’ultimo dei quattro piazzarsi al 22° posto. Una spanna sotto i cugini belgi della Lotto Soudal, nella top ten iniziale col campione europeo della specialità Victor Campenaerts e con Jens Keukeleire, e che ha in Jelle Wallays un’altra carta importante per permettere al capitano Tiesj Benoot di perdere meno secondi possibili.

Ben più di un’outsider sembra essere la BMC Racing, che ha nel neozelandese Patrick Bevin e nello statunitense Brent Bookwalter la garanzia di potenza e un Damiano Caruso pronto a confermarsi su buoni livelli nell’esercizio dopo quanto dimostrato domenica. Se tutte le squadre fin qui citate partiranno tra le ultime, ben prima di loro avrà tagliato il traguardo il Team LottoNL – Jumbo, ai nastri di partenza per quarto e forte della presenza di uno Jos Van Emden che, dopo aver sfiorato la prima maglia gialla della corsa, guiderà un manipolo di elementi in cui spiccano l’esperienza di Lars Boom e la freschezza di Neilson Powless.

Una gara nella gara sarà poi quella per la classifica generale. Sarà chiamato a non subire un passivo che non ne comprometta le ambizioni finali Vincenzo Nibali, leader di una Bahrain – Merida la cui batteria di uomini è poco indicata alla specialità. Per il messinese, già pimpante nella prima frazione in linea, si tratterà comunque di un banco di prova interessante per rodare i meccanismi di squadra in vista del remake che andrà in scena tra poco più di un mese alla Grande Boucle.

Il discorso è trasferibile alla AG2R La Mondiale di Romain Bardet e Pierre Roger Latour, alla Movistar di Marc Soler e alla UAE Emirates Team di Daniel Martin, mentre sembrano aver le potenzialità per limitare meglio i danni la Trek-Segafredo di Gianluca Brambilla, la Katusha-Alpecin di Ilnur Zakarin e la Astana di Pello Bilbao.

Borsino dei Favoriti

***** Team Sky
**** Mitchelton-Scott, Quick Step-Floors
*** BMC Racing Team, Lotto-Soudal, Lotto NL-Jumbo
** Team Sunweb, Trek-Segafredo, Katusha-Alpecin, EF Education First-Drapac,
* Bora-Hansgrohe, Astana Pro Team, Movistar Team, Bahrain-Merida, Ag2R La Mondiale

Meteo Previsto Terza Tappa Giro del Delfinato 2018

Nubi sparse. Umidità relativa 60%, possibilità di precipitazioni 15%, vento direzione SO fino a 20km/h. Temperatura prevista: minima 22°, massima 25°.

Maggiori insidie Terza Tappa Giro del Delfinato 2018

La maggiore è quella rappresentata dal vento, che potrebbe però soffiare alle spalle dei corridori. Difficilmente cambierà direzione e intensità nel breve lasso di tempo compreso tra la partenza della prima squadra e l’ultima. Il tracciato non presenta curve particolarmente pericolose.

Altimetria e Planimetria Terza Tappa Giro del Delfinato 2018

Cronotabella Terza Tappa Giro del Delfinato 2018

 – + Prima Ultima
FRANCE AIN (01) VC PONT-DE-VAUX (VC-D26-VC-D2) 35 0 14:50 15:53
VC PONT-DE-VAUX (VC-D26-VC-D2) 35 0 14:50 15:53
D2 SAINT-BÉNIGNE 32 3 14:53 15:56
CARREFOUR D2-D58 30.5 4.5 14:55 15:58
D58 VESCOURS 26 9 15:00 16:03
SAÔNE-ET-LOIRE (71) 35 0 20:08 20:08
D12 ROMENAY (D12-D975-VC-D12) 21.5 13.5 15:05 16:08
ROMENAY 21 14 15:05 16:08
LA BOUTHIÈRE 18.5 16.5 15:09 16:12
LES TEPPES 17.5 17.5 15:09 16:12
LA RIPPE DES MONTS 16.5 18.5 15:11 16:14
TERRES-MOREL 15.5 19.5 15:12 16:15
LES COURTELETS 11 24 15:17 16:20
MONTPONT-EN-BRESSE 10.5 24.5 15:18 16:21
LA CHAPELLE-NAUDE 6 29 15:23 16:26
LOUHANS (ENTRÉE) (D12-VC-D678) 3 32 15:26 16:29
D678 LOUHANS-CHÂTEAURENAUD 0 35 15:29 16:32
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2 Commenti

  1. spazio posso chiederti una cosa su cui non concordo e chiederti la spiegazione (a cronometro abbiamo visto che i valori possono cambiare piuttosto rapidamente, quindi magari sono rimasto indietro io): date più stellette alla Katusha che alla Bahrain, posso sapere il motivo?? Secondo me la Bahrain avendo Nibali in squadra cura la cronosquadre molto di più della Katusha, poi metti anche che la Katusha non ha nessuno dei suoi 4 specialisti (Dowsett, Martin, Goncalves e Schmidt), io non vedo la squadra della Katusha molto forte oggi, anzi credo perderanno molto. D’altro anto è vero che anche alla Bahrain aparte Navardauska non hanno uomni forti nell’ esercizio, però secondo me Nibali e Navardauskas sono superiori a tutta la squadra della Katusha…..voi dite invece che Astana e Katusha hanno possibilità di difendersi meglio rispetto alle varie AG2R, Bahrain e Movistar, potresti motivarmi meglio il perchè? Ripeto sono io che non capisco, poi i risultati ti daranno senzameno ragione, ma io sono un po’ perplesso sulle gerachie tracciate…

    1. Ciao Rafa,
      ovviamente si parla di impressioni, non di scienza esatta né di possedere la verità assoluta 🙂 L’idea di partenza è che comunque Katusha e Astana, seppur prive dei grandi specialisti, abbiano comunque alcuni uomini in grado di dettare un buon ritmo, specialmente i capitani, scortati da discreti passisti che possano, in un esercizio corale, dare un supporto importante. Contrariamente, la Ag2r, pur avendo validi elementi, potrebbe pagare proprio la presenza di Bardet, così come la Movistar questa volta non sembra avere grandi elementi, seppur discreti. La Bahrain-Merida ha Nibali e Navardauskas che possono difendersi bene, ma entrambi non sembrano in grande forma, e, non avendo grandissimo supporto, potrebbero fare fatica a reggere altissimi ritmi a lungo.
      Chiaramente, la strada potrebbe darci torto e dare ragione a te, il bello delle opinioni e del discutere assieme di questo sport 😉
      D’altro canto, anche all’interno della redazione non siamo sempre necessariamente tutti d’accordo con il redattore che si occupa della presentazione di una x tappa o corsa 🙂

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